La staffetta generazionale bloccata dalla legge previdenziale Fornero 2011, causa l’innalzamento dell’età pensionabile, per la gioventù la porta del mondo del lavoro chiusa, la conseguenza è stata una disoccupazione giovanile ad oltranza e l’esodo di questi giovani verso l’estero, in cerca di una possibilità per il proprio futuro lavorativo, un esodo che separa i figli dalle proprie famiglie per correre verso un mondo ancora sconosciuto ma che potrebbe dare loro una opportunità lavorativa bloccata in Italia,; questo problema è sentito dalla Confesercenti che rilancia la staffetta generazionale, tramite il suo presidente, Massimo Vivoli, che sottolinea l’importanza del ricambio generazionale nel mondo del lavoro, nel dare anche l’opportunità ai lavoratori, di chi vuole accedere alla pensione anticipata, di non restare più in servizio lavorativo così da poter riaprire quelle porte chiuse del mondo del lavoro, per far decrescere disoccupazione e aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori e pensionati.
Massimo Vivoli, In un suo intervento spiega, sottolineando: ‘Un’analisi lucida, puntuale, che mette l’accento sulle reali problematiche dei lavoratori di oggi e di domani. Dai forti disagi sociali per gli over 55 creati dalla riforma Fornero, alle barriere per l’accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani, passando per i rischi delle opzioni per l’uscita flessibile; proseguendo incalza: ‘Il confronto sulla riforma delle pensioni in atto tra Governo e sindacati è importante come sostiene Boeri, ma è altrettanto vero che occorrono interventi che non abbiano piu’ il sapore della provvisorieta’. I lavoratori che abbiano voglia di uscire dal mondo del lavoro per fare spazio ai giovani devono poterlo fare, ma conoscendo bene i contenuti delle opzioni che vengono loro proposte e soprattutto l’eventuale remissione, in termini economici, che possono comportare. In questo senso, e’ particolarmente importante il richiamo del presidente dell’Inps al Governo. In questa ottica, la Confesercenti ha recentemente avanzato la proposta di staffetta generazionale che consentisse un passaggio del testimone tra lavoratori anziani e giovani, senza contraccolpi economici per chi decidesse di lasciare”.
Ed infine conclude: ‘E’ vero occorre individuare forme di flessibilita’ in grado di garantire maggiore libertà di scelta consapevole, senza aumentare il debito pensionistico e senza creare generazioni di pensionati poveri. Per questo, da tempo studiamo ed indichiamo all’esecutivo soluzioni che permettano un ricambio generazionale nel mondo del lavoro ed in quello delle imprese in particolare. Occorre tornare a motivare i giovani, a consentire loro di immaginare un futuro nel proprio Paese ed allo stesso tempo occorre garantire ai lavoratori in uscita un’anzianita’ serena e dignitosa‘; serenità e dignità attualmente calpestate dal Governo in carica!
Fonte: PensioniBlog